Due denunce a piede libero, fatte scattare dal personale della Guardia di finanza a carico di altrettanti professionisti. Uno sarebbe un evasore, mentre l'altro avrebbe dimenticato di annotare sul registro unico due compravendite per complessivi 1 milione 700mila euro, violando in questo modo le severe norme sull'antiriciclaggio.

Rovigo - Un periodo prenatalizio che ha visto il personale della Guardia di finanza di Rovigo in prima linea contro l'evasione e le altre violazioni di legge il cui rispetto viene demandato al controllo delle Fiamme gialle, sempre molto attente. Numerosi i versanti che  hanno visti impegnati i militari della Finanza.

Professionisti. Ben due i professionisti che sono stati denunciati alla Procura a seguito delle scrupolose verifiche. E' toccato a un geometra che è risultato, a seguito dei controlli relativi al biennio 2012 - 2013, un evasore totale. Un fantasma per il Fisco. In questo periodo avrebbe omesso di dichiarare circa 40mila euro di imponibile, corrispondenti a una Iva evasa per 10mila euro. Denunciato alla magistratura anche un commercialista del capoluogo, che avrebbe omesso di registrare sul registro unico valido a fini di antiriciclaggio due compravendite immobiliari per un valore complessivo di 1 milione 700mila euro. Non si tratta di evasione fiscale, ma semplicemente di una omissione di annotazione, che ha comunque rilevanza penale.

Prestazioni sociali agevolate. E' incorsa in una sanzione amministrativa una cittadina marocchina di 36 anni residente nella zona di Badia Polesine. Secondo le contestazioni avrebbe fatto la furba per ottenere in più di una occasione l'esenzione dal ticket, dichiarando un reddito inferiore a quello reale, così da essere ammessa all'esenzione. Si parla di una somma complessiva di 334 euro, che le frutterà una multa tripla, a seguito del controllo del personale in divisa.

Laboratori cinesi. Doppio controllo da parte del personale della tenenza di Lendinara e doppio caso di evasione secondo le contestazioni venuto alla luce. Un falso credito di imposta sarebbe stato ottenuto col meccanismo delle fatture facenti riferimento a operazioni inesistenti, in un caso per un totale di poco meno di 4mila euro, in un altro di quasi 25mila euro. Denunciati a piede libero i due legali rappresentanti. Stessa sorte comunque anche per un imprenditore polesano, della zona di Guarda Veneta, pure colto in fatto nel corso delle verifiche fiscali. Gli artifizi posti in essere relativamente al biennio 2011 - 2012 avrebbero consentito di ottenere indebitamente compensazioni per oltre 600mila euro. Anche in questo caso denuncia a piede libero.